Tutti a Genova il 15 febbraio per la Carta di Bologna

Saremo spietati con chi ha fatto solo della propaganda standosene  in ufficio a copiare i comunicati stampa degli altri o perdendo tempo a muovere stupidi  rilievi sulla certificazione di qualità professionale e con chi, sette anni fa, mentre c’era un attacco frontale dei consumatori nei nostri confronti, trovò il tempo per andare in gran segreto a pranzo con l’Adiconsum. Lo saremo poi con chi ha avuto toni minacciosi nei nostri confronti, scritto  falsità conclamante, e anche con chi scritto lettere lamentose e minacciose ai nostri alleati, mistificando profondamente la realtà. Spero che il messaggio sia chiaro. Non ci sono solo dei sottosegretari o dei ministri che dovrebbero farsi da parte ma anche funzionari di confederazioni pasticcioni e presidenti di associazione che, invece di fare i tromboni mettendosi titoli e medagliette immeritate, dovrebbero godersi la pensione e lasciare spazio a persone più motivate, umili e concrete.

Siccome chi si loda si sbroda noi andiamo avanti e lo facciamo con gli altri. Quando avremo tempo pubblicheremo una memoria su questi eventi. Il prossimo appuntamento è a Genova in continuità con la Carta di Bologna.

 

4 Commenti

  1. FEROLETONINI'

    ANCHE i PERITI assicurativi,liberi autonomi INDIPENDENTI fuori dal circuito delle Imprese assicuratrici.TERZI e IMPARZIALi,democratici al SERVIZIO del Cittadino-Consumatore libera SCELTA del perito RCauto come in EUROPA.

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  2. Mirko Melozzi

    Sbagliare è umano, perseverare è…ANIA!

    In meno di 24h dallo stralcio dell’art. 8 del Decreto Destinazione Italia, il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera ad un nuovo disegno di legge (DDL) risorto dalle ceneri ancora fumanti dell’articolo stesso.
    Questo dimostra chiaramente che la Senatrice Vicari, il Ministro Zanonato e l’allegra brigata che ci amministra capitanata dal Primo Ministro Letta non capisce, o non vuole capire, che riformare un settore come quello della RCA non è come giocare al monopoli.

    Questo atteggiamento deliberatamente ostruzionistico e di totale chiusura ad un dialogo aperto e costruttivo con le parti sociali coinvolte (vittime della strada, artigiani, professionisti, assicurati ecc.) è un chiaro segnale che si è in mala fede.

    Non si spiegherebbe altrimenti perché un Governo come questo, perlopiù composto da una forza di sinistra (PD) che dovrebbe essere più sensibile alle esigente dei cittadini, si ostini con questa rabbia e determinazione a voler emanare un provvedimento bocciato trasversalmente da tutte le forze politiche e che rappresenta un regalo sfacciato alle Lobby assicurative. Un regalo peraltro fatto a totale spese delle vittime della strada (potenzialmente ogni cittadino) e degli artigiani indipendenti.

    Preso atto quindi che non vi sono gli elementi affinché questo Governo possa iniziare a ragionare con equità e senso critico sulla questione, è diventato di fondamentale importanza lavorare congiuntamente sullo spirito costruttivo, nato con la mobilitazione dell’11 gennaio scorso a Bologna, per iniziare a proporre un nuovo modo di interpretare il settore della RC Auto. Un nuovo sistema basato sui 12 punti raccolti all’interno della CARTA DI BOLOGNA, nata e condivisa da tutte le associazioni e da alcuni rappresentati politici presenti all’incontro bolognese, che tracci la strada ad una riforma di stampo liberale ed europeista, con la costituzione di una vera agenzia antifrode e con sistemi risarcitori che garantiscano la tutela non solo delle Compagnie di Assicurazione ma anche degli assicurati e dei danneggiati.

    In questa ottica di cooperazione e crescita dovremo quindi partecipare tutti all’incontro che si terrà Sabato prossimo 15 Febbraio a Genova, nel quale continueremo sì a manifestare il dissenso ma daremo insieme vita anche a proposte finalmente concrete da mettere sui banchi del Parlamento.

    Dobbiamo dimostrare a chi ci governa ora, e a chi ci Governerà poi, che non possono fare i conti senza l’oste. Dobbiamo dimostrare a questi signori che anni di prepotenze legislative non ci hanno annichilito ma ci hanno invece resi più vigili e reattivi e, se vogliamo, anche più preparati. I conti li facciano pure…ma l’oste è tornato.

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  3. Studio Mazzoni Terni

    Bravo Mirko, condividiamo pienamente, e anche noi restiamo basiti dal fatto che con tutte le priorità che ci sono in Italia questi signori siano tanto ostinati nel perseguire il loro obiettivo a spese degli assicurati.
    Si leggono negli articoli di oggi delle proposte che dovrebbero essere contenute in questo disegno di legge che lasciano senza fiato……….i medici convenzionati!!!!!ma che credono che siamo nati ieri? e poi ovviamente il loro cavallo di battaglia..le carrozzerie convenzionate.
    Lottiamo, lottiamo lottiamo.
    Un saluto a tutti.
    Studio Mazzoni

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  4. Riccardo Nicotra (patroc. strag. CT)

    Dietro tutto questo, ovvero la riduzione in schiavitù degli assicurati-danneggiati-consumatori-cittadiniitaliani, c’è il progetto di tanti anni fa, di comandare anche attraverso le polizze malattie e infortuni e previdenza private, facendo sì che tali settori tramite alcuni soggetti, ammaestrati e piazzati ad hoc, svuotino, è il caso di dirlo, “i contenuti costituzionali”. Non esistono più organi di controllo dello STATO, esistono solo, piazzati sempre ad hoc, dei lettori ultra pagati, di statistiche provenienti da chi sappiamo noi, e poi …. nulla e e lggere già sarebbe un lavoro ben fatto, ma raramente, anche questo poco, non viene fatto.

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