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C’è stato un tempo nel quale si era orientati a coltivare il proprio orticello incuranti delle azioni minatorie verso la professione del patrocinatore stragiudiziale e dei pericolosi cambiamenti normativi. E’ giunto il tempo per fare squadra: è necessario proseguire la lotta contro le lobby e salvaguardare la nostra professione.

Il CUPIST è nato proprio nel momento in cui c’è stato il rischio concreto che l’attività stragiudiziale fosse assorbita dagli avvocati in esclusiva.

Il CUPSIT, infatti, grazie ad un’incessante attività istituzionale, ha contribuito a preservare il ruolo di patrocinatore stragiudiziale, potenziato e riconosciuto poi dall’introduzione della Legge 4/2013.

Il CUPSIT, ancora, ha contribuito alla costituzione della Carta di Bologna istituendo solide alleanze con l’Associazione Familiari Vittime della Strada, Federcarrozzieri, l’Avvocatura, organizzazioni peritali e medici legali ed associazioni di consumatori come Assoutenti firmatarie sin dall’inizio.

Innumerevoli le partecipazioni in ambito istituzionale e nell’organizzazione di eventi che hanno contribuito a contrastare i disegni di legge (Cresci Italia, Destinazione Italia, DDL Concorrenza) che volevano impedire l’utilizzo di semplici e fondamentali strumenti operativi come la cessione di credito. Ha osteggiato i tentativi di offendere le vittime della strada con pesanti decurtazioni e tagli ai risarcimenti dovuti in seguito a sinistri che procurano lesioni gravi e gravissime. Ha osteggiato i numerosi tentativi di canalizzazione forzata degli artigiani verso le compagnie assicuratrici.

Il CUPIST, infine, è intervenuto insieme ad altre associazioni, per fornire elementi conoscitivi utili per la pronuncia dell’Antitrust che ha demolito la clausola Allianz che penalizzava il cliente nel caso si fosse rivolto ad uno studio di infortunistica o studio legale.

E’ stata l’unica associazione di patrocinatori a farlo! Cosa sarebbe accaduto se l’Antitrust avesse dichiarato legittima quella clausola?

La legge sulla Concorrenza? Anche qui il CUPSIT ha fornito il proprio contributo che ha impedito l’approvazione della sua formulazione originale che avrebbe lasciato le Vittime della Strada e gli artigiani in balia delle lobby assicurative.

Il danneggiato è libero di scegliere il proprio riparatore di fiducia e le tabelle di Milano hanno trovato una loro conferma normativa.

In questi anni, possiamo affermare con certezza che, il CUPSIT, è stata l’unica associazione di patrocinatori che si è battuta istituzionalmente insieme ad una raggruppamento articolato di altre categorie.

Se avete a cuore la vostra professione e volete lottare per la difesa de diritti dei vostri clienti non vi resta che fare due cose: contribuire con il vostro impegno (anche minimo) per la salvaguardia e la crescita della nostra professione. Sostenere l’associazione con un contributo economico versando la quota associativa. Per alimentare le nostre battaglie dobbiamo poter contare anche su risorse economiche.

Se non sei già iscritto e desideri iscriverti al CUPSIT, oppure se sei già iscritto e vuoi rinnovare l’iscrizione all’associazione per l’anno 2018, allora puoi versare la quota associativa di €. 90,00 per diventare socio ordinario, €. 70,00 se vuoi essere un socio aggregato, €. 50,00 per essere un semplice socio sostenitore.

Il versamento va effettuato al seguente IBAN: IT 03 M 03268 02400 052143881280 BANCA SELLA

Causale: COGNOME NOME – RINNOVO ISCRIZIONE CUPSIT ANNO 2018

Infine, invia poi copia del bonifico o una dichiarazione di avvenuto pagamento a segreteria@cupsit.it NOME COGNOME RINNOVO QUOTA ASSOCIATIVA

1 Commento

  1. Mirko Melozzi

    Ripercorrere la storia del Cupsit regala sempre grandi emozioni. Un’associazione operosa, che ha contribuito in maniera significativa a dare dignità e profondità alla nostra professione. Una professione che, è giusto ricordarlo, non può prescindere in alcun modo dalla difesa continua e determinata dei diritti del danneggiato.

    Risposta

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