Decreto Balduzzi art. 3 comma 3 licenziato dalla Camera. Vittime della Mala-Sanità risarcite come le Vittime della Strada

La Camera ha confermato la fiducia al governo sul dl Sanità, il cosiddetto “decreto Balduzzi”. I voti a favore sono stati 380, 85 i contrari, 15 gli astenuti. L’Assemblea di Montecitorio ora passa all’esame degli ordini del giorno al testo. Il voto finale è previsto intorno alle 13.

SI AVVICINANO COSI’ LE TABELLE PER LE LESIONI GRAVI.

Articolo 3.

(Responsabilità professionale dell’esercente le professioni sanitarie).

1. L’esercente la professione sanitaria che nello svolgimento della propria attività si attiene a linee guida e buone pratiche accreditate dalla comunità scientifica non risponde penalmente per colpa lieve. In tali casi resta comunque fermo l’obbligo di cui all’articolo 2043 del codice civile. Il giudice, anche nella determinazione del risarcimento del danno, tiene debitamente conto della condotta di cui al primo periodo.

2. Con decreto del Presidente della Repubblica, adottato ai sensi dell’articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400, da emanarsi entro il 30 giugno 2013, su proposta del Ministro della salute, di concerto con i Ministri dello sviluppo economico e dell’economia e delle finanze, sentite l’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici (ANIA), la Federazione degli Ordini dei medici e degli odontoiatri, nonché le Federazioni nazionali degli ordini e dei collegi delle professioni sanitarie e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative delle categorie professionali interessate, anche in attuazione dell’articolo 3, comma 5, lettera e), del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, al fine di agevolare l’accesso alla copertura assicurativa agli esercenti le professioni sanitarie, sono disciplinati le procedure e i requisiti minimi e uniformi per l’idoneità dei relativi contratti, in conformità ai seguenti criteri: 9

a) determinare i casi nei quali, sulla base di definite categorie di rischio professionale, prevedere l’obbligo, in capo ad un fondo appositamente costituito, di garantire idonea copertura assicurativa agli esercenti le professioni sanitarie. Il fondo viene finanziato dal contributo dei professionisti che ne facciano espressa richiesta, in misura definita in sede di contrattazione collettiva, e da un ulteriore contributo a carico delle imprese autorizzate all’esercizio dell’assicurazione per danni derivanti dall’attività medico-professionale, determinato in misura percentuale ai premi incassati nel precedente esercizio, comunque non superiore al 4 per cento del premio stesso, con provvedimento adottato dal Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro della salute e il Ministro dell’economia e delle finanze, sentite la Federazione degli Ordini dei medici e degli odontoiatri, nonché le Federazioni nazionali degli ordini e dei collegi delle professioni sanitarie;

b) determinare il soggetto gestore del Fondo di cui alla lettera a) e le sue competenze senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica;

c) prevedere che i contratti di assicurazione debbano essere stipulati anche in base a condizioni che dispongano alla scadenza la variazione in aumento o in diminuzione del premio in relazione al verificarsi o meno di sinistri e subordinare comunque la disdetta della polizza alla reiterazione di una condotta colposa da parte del sanitario accertata con sentenza definitiva;

c-bis) prevedere per tutte le strutture sanitarie pubbliche e private la copertura assicurativa obbligatoria per la responsabilità civile per i danni subiti dai pazienti e cagionati dalla condotta colposa degli operatori sanitari o da condotte colpose degli amministratori della struttura per carenze organizzative o di presidi; prevedere altresì che il danneggiato, a seguito di prestazioni sanitarie ricevute nelle predette strutture, ha diritto di azione diretta per il risarcimento del danno nei confronti dell’assicuratore, entro i limiti delle somme per le quali è stata stipulata l’assicurazione.

3. Il danno biologico conseguente all’attività dell’esercente della professione sanitaria è risarcito sulla base delle tabelle di cui agli articoli 138 e 139 del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, eventualmente integrate con la procedura di cui al comma 1 del predetto articolo 138 e sulla base dei criteri di cui ai citati articoli, per tener conto delle fattispecie da esse non previste, afferenti all’attività di cui al presente articolo.

4. Per i contenuti e le procedure inerenti ai contratti assicurativi per i rischi derivanti dall’esercizio dell’attività professionale resa nell’ambito del Servizio sanitario nazionale o in rapporto di convenzione, il decreto di cui al comma 2 viene adottato sentita altresì la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano. Resta comunque esclusa a carico degli enti del Servizio sanitario nazionale ogni copertura assicurativa della responsabilità civile ulteriore rispetto a quella prevista, per il relativo personale, dalla normativa contrattuale vigente.

5. Gli albi dei consulenti tecnici d’ufficio di cui all’articolo 13 del regio decreto 18 dicembre 1941, n. 1368, recante disposizioni di attuazione del codice di procedura civile, devono essere aggiornati con cadenza almeno quinquennale, al fine di garantire, oltre a quella medico legale, una idonea e qualificata rappresentanza di esperti delle discipline specialistiche dell’area sanitaria anche con il coinvolgimento delle società  scientifiche, tra i quali scegliere per la nomina tenendo conto della disciplina interessata nel procedimento.

6. Dall’applicazione del presente articolo non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

4 Commenti

  1. Daniele Zarrillo

    Bene ci siamo,
    spero solo che tutti si rendano conto della gravità del dl approvato, che ricadrà sulle teste dei clienti e dei patrocinatori degli stessi.

    Come si può restare indifferenti?

    Ci si rende conto quale sia la direzione presa?

    Risposta
  2. patroc. strag. Riccardo Nicotra (CT)

    NDR: Ovvero la ServidellaglebaTax:
    Ridare ai poteri forti ciò che hanno perso a causa dell’aumento della giustizia sociale, scaturita dall’uscita dello stato comatoso dei cittadinii. Noi, cittadini italiani, siamo tanti, tantissimi, lo sono pochissimi, e comunque sono troppi per gestire un totalitarismo, seppur distribuito democraticamente in egual misura, su tutti. Ma gli conviene?
    Caldo caldo preso da: http://www.renatosavoia.com/news/visual.php?n um =82297
    Lo sguardo dritto e aperto nel futuro. [Pierangelo Bertoli, A muso duro]. Avv. Renato Savoia, Via Diaz 11, 37121 Verona. Aggiornamento 17/10/12. Dunque anche in caso di responsabilità medica si applicheranno le tabelle rca (Decreto Balduzzi) Fonte: Decreto Balduzzi – 17.10.2012. Condividi su Facebook, Ovvero: un altro capolavoro dell’ANIA Fonte: Decreto Balduzzi. Il deputato Andrea Sarubbi su twitter pochi minuti fa ha dato la notizia che è stata posta la fiducia sul decreto Balduzzi.
    Tutto come da me previsto, nelle ultime righe del pezzo: non ne ha parlato praticamente nessuno (vuoi mettere: tra smartcosi, tizi che si gettano dal pallone, partite dell’Italia e soubrette incinte…) e non ci sono state modifiche. “Continuiamo così, facciamoci del male” (cit.). Presi come siamo da mille cose, forse è sfuggito un decreto legge (il n. 158/2012, noto anche come “Decreto Balduzzi”) dal titolo altisonante, ovvero: “Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute”. Caspita ! … direte voi, e ti lamenti a fronte di cotanto obiettivo? Il punto è che poi uno, dopo essersi entusiasmato per il titolo, guarda il contenuto e, per esempio, si mette a leggere l’articolo 3 (riportato di sotto per esteso). E al terzo comma trova una chicca che recita così:
    3. Il danno biologico conseguente all’attività dell’esercente della professione sanitaria è risarcito sulla base delle tabelle di cui agli articoli 138 e 139 del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, eventualmente integrate con la procedura di cui al comma 1 del predetto articolo 138 e sulla base dei criteri di cui ai citati articoli, per tener conto delle fattispecie da esse non previste, afferenti all’attività di cui al presente articolo.
    Cosa significa tradotto in italiano tutto questo?
    Da un punto di vista letterale significa il richiamo alle tabelle (rispettivamente per le macropermanenti, art. 138, e micropermaneti, art. 139; peraltro per le macro ancora non è stata approvata la tabella) previste per i risarcimenti nel caso di incidente stradale. Da un punto di vista pratico, significa un “bel” taglio ai risarcimenti, niente di più e niente di meno. E se nel campo dell’assicurazione per l’auto la riduzione dei risarcimenti è stata giustificata con il possibile (e nei fatti mai verificatosi) riduzione delle tariffe, nel campo della malpractice medica non viene proprio giustificato neanche per finta. Certo: può darsi che qualcosa cambierà in sede di conversione in legge.
    Io onestamente non ci credo. Una volta mi sarei arrabbiato, ma non serve a niente: mi raccomando, tutti in coda che esce l’ultimo modello di cellulare… Renato Savoia
    Testo del D.L. 13/09/2012, n. 158 ………………………….
    Esistono veramente i cavalieri dell’Apocalisse, li ho visti.
    Balduzzi Renato, Ministro della Salute In carica: Inizio mandato 16-11-2011 Presidente Monti Mario. Predecessore Fazio Ferruccio. Dati generali: Partito politico Indipendente
    Laureato in Giurisprudenza nel 1979 all’Università degli studi di Genova, è professore ordinario di Diritto Costituzionale nell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano dal 1º novembre 2011. È stato professore ordinario di diritto costituzionale nell’Università del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, Facoltà di Giurisprudenza di Alessandria, dove insegnava anche Diritto costituzionale della salute e organizzazione sanitaria. Presso il medesimo ateneo è direttore del Centro di eccellenza interfacoltà per il management sanitario (CEIMS) e coordinatore del Dottorato di ricerca in “Autonomie locali, servizi pubblici e diritti di cittadinanza”. Ha insegnato “Istituzioni di diritto pubblico”, “Diritto parlamentare”, “Dottrina generale dello Stato” e “Tecnica della normazione” nell’Università di Genova, Facoltà di Scienze politiche. Ha insegnato altresì “Diritto costituzionale italiano e comparato” nelle Università di Genova e di Torino; in quest’ultima Università ha insegnato anche “Istituzioni di diritto pubblico”. È stato professore invitato in Droit constitutionnel nell’Université de Paris-Val de Marne (Paris XII). Attualmente è professore invitato nell’Université du Sud – Toulon et Var (dove nell’a.a. 2008-2009 ha insegnato Droit parlementaire français) e nell’Université Paul Cézanne di Aix-en-Provence. È autore di oltre centodieci pubblicazioni tra monografie, saggi specialistici e note a sentenza prevalentemente in materia di fonti del diritto, diritto regionale, diritto elettorale, ordinamento delle forze armate, diritti sociali e organizzazione sanitaria, diritti di libertà, giustizia costituzionale comparata, organi di controllo dell’Unione europea, diritto degli enti locali, drafting legislativo, biotecnologie. È componente del Comitato scientifico delle riviste Quaderni regionali, Amministrazione in cammino, Politiche sanitarie, Dialoghi e Studium. È stato consigliere giuridico dei ministri della Difesa (1989-1992) e del ministro Rosy Bindi, dapprima alla Sanità (1996-2000) e successivamente alle Politiche per la famiglia (2006-2008). Esperto di diritto costituzionale della salute e di diritto sanitario, ha ricoperto l’incarico di Capo dell’ufficio legislativo del Ministero della sanità dal 1997 al 1999, presiedendo altresì la Commissione ministeriale per la riforma sanitaria. Ha svolto attività di studio e consulenza giuridica in campo sanitario per conto delle Regioni Lombardia, Emilia-Romagna, Sardegna, Piemonte, Liguria e della Provincia autonoma di Trento. Tra il 2007 e il 2008 ha coordinato il “Libro bianco sui principi fondamentali del Servizio sanitario nazionale”, promosso dal Ministero della salute. È stato componente della Commissione per la programmazione sanitaria del Ministero della Salute e presidente del Nucleo di valutazione dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carità” di Novara.
    Dal 2002 è responsabile dell’Osservatorio sulle politiche sociali e sanitarie del Centro di ricerca sulle pubbliche amministrazioni “Vittorio Bachelet” della Luiss “Guido Carli” di Roma. Dal 2002 al 2009 è stato presidente nazionale del Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale. Dal 2006 al 2010 ha presieduto il Comitato di Indirizzo dell’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Orsola-Malpighi di Bologna. Dal febbraio 2007 al 2011 è stato presidente dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Age.na.s.), ente pubblico nazionale di ricerca e supporto al Ministro della salute e alle Regioni nel campo della salute e dell’organizzazione sanitaria.
    All’aumentare della civiltà giuridica, di pari passo, aumenta l’inciviltà giuridica di chi governa che non vuole che “Ecce Homo”, prono, superi mai l’inclinazione di 45°, tenerlo sempre al limite della sopravvivenza, giusto le forze per respirare, altro
    non si vuole che faccia.
    Ecce Homo (Giovanni 19, 5) significa letteralmente Ecco l’Uomo, ed è la frase che Ponzio Pilato, allora governatore romano della Giudea, ha rivolto ai Giudei nel momento in cui ha mostrato loro Gesù flagellato.
    Noi tutti diventeremo dei Ponzio Pilato, se avremo ancora la forza di respirare, se non reagiamo alle vergogne giuridiche. La legge del contrappasso esiste, ma ha i suoi tempi, e noi non ce lo possimo permettere.

    Giustizia ed equità è fatta (Il motto dei cavalieri dell’apocalisse).

    Risposta
  3. patroc. strag. Riccardo Nicotra (CT)

    Ma è veramente Balduzzi che ha scritto tutto ciò, un’uomo di legge e col suo curriculum? Stento a crederci … forse manco l’ha letto !!!
    Decreto Sviluppo per gli obesi, rachitismo per i dimagriti.
    Giustizia ed equità sociale = ILLUMINISMO
    Giustizia ed equità in Italia = ILLUSIONISMO
    Frasi & Aforismi di Leonardo Sciascia:
    -Cattolici per modo di dire, mai conosciuto in vita mia, qui, un cattolico vero: e sto per compiere novantadue anni… c’è gente che in vita sua ha mangiato magari una mezza salma di grano maiorchino fatto ad ostie: ed è sempre pronta a mettere la mano nella tasca degli altri, a tirare un calcio alla faccia di un moribondo e un colpo a lupara alle reni di uno in buona salute.
    -Perché il sistema consente di arrivare al potere col disprezzo; ma è l’iniquità, l’esercizio dell’iniquità, che lo legittima.
    -Occorre liberare questo stato da coloro che lo detengono.
    -“Io” proseguì don Mariano “ho una certa pratica del mondo; e quella che diciamo l’umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà. Pochissimi gli uomini; i mezz’uomini pochi, chè mi contenterei l’umanità si fermasse ai mezz’uomini. E invece no, scende ancora più in giù, agli ominicchi: che sono coe i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi. E ancora di più: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito. E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, chè la loro vita non ha pià senso e più espressione di quella delle anatre.”
    -“Il popolo” sogghignò il vecchio “il popolo… Il popolo cornuto era e cornuto resta: la differenza è che il fascismo appendeva una bandiera sola alle corna del popolo e la democrazia lascia che ognuno se l’appenda da sé, del colore che gli piace, alle proprie corna… Io non mi sento cornuto – disse il giovane- e nemmeno io. Ma noi, caro mio, camminiamo sulle corna degli altri: come se ballassimo…”
    -Un’idea morta produce più fanatismo di un’idea viva; anzi, soltanto quella morta ne produce. Poiché gli stupidi, come i corvi, sentono solo le cose morte.
    -Tutti i nodi vengono al pettine, quando c’è il pettine.
    -La sicurezza del potere si fonda sull’insicurezza dei cittadini.

    Petizione popolare da trasformare eventualmente in referendum:
    A quale categoria dell’umanità vogliamo appartenere ed essere?

    Risposta
  4. patroc. strag. Riccardo Nicotra (CT)

    E’ l’ennesima vergona dell’inciviltà giuridica!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Spero che anche gli avvocati e i medici legali, in un unico coro, mostrino il loro dissenso in ogni modo, a partire dai commenti che qui potrebbero lasciare, che altrove, purchè non restino inerti, ma anche le varie associazioni e di categoria, e dei consumatori, e dei medici legali, e delle onlus prohomo-prodanneggiati-provittime-profamiliaridellevittti ime-proominidibuonavolontà.

    Risposta

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