Riforma Forense: lettera al Presidente Monti

Bologna, 27 dicembre 2012             

 

P.mo Sen.

Mario Monti

Presidente del Consiglio

Palazzo Chigi

Roma

Esimio Presidente,

ho avuto modo di sentire la Conferenza stampa di presentazione del Suo documento “Cambiare l’Italia, riformare l’Europa” nel quale ha stigmatizzato l’approvazione della riforma forense. Sono certamente concorde sul fatto che tale provvedimento sia stato anteposto ad altri ben più urgenti al solo scopo di aumentare tutele e guarentigie degli avvocati “seniores”.

Mi permetto, inoltre, di sottolineare la stridente e, a mio giudizio, incostituzionale asimmetria tra una società di servizi che si occupa di assistenza stragiudiziale in materia di responsabilità civile auto e una compagnia assicuratrice che esercita la stessa attività. Secondo la nuova riforma forense mentre la seconda può legittimamente operare avvalendosi di personale non iscritto all’albo degli avvocati, la prima è sottoposta a molteplici e intollerabili distinguo.

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, sotto la presidenza del Sottosegretario Catricalà, aveva peraltro chiarito da tempo che la riserva sull’attività stragiudiziale e di consulenza legale ora concessa agli avvocati (art. 2 comma 6), determina una seria restrizione della concorrenza e un aumento ingiustificabile dei costi delle prestazioni professionali.

Sul punto aveva espresso un parere negativo anche la Ministra Severino e le mitigazioni apportate in seconda lettura lasciano uno spazio interpretativo che crea un clima di incertezza per le sorti di migliaia di studi professionali composti da patrocinatori stragiudiziali ed esperti di infortunistica stradale che, mi preme sottolinearlo, hanno come stella polare il raggiungimento di equi accordi transattivi con conseguente minor carico per  la giustizia ordinaria..

Tutto ciò premesso, mi permetta di chiederLe perché la Ministra Severino, in quell’ultima drammatica ora del suo Governo, non abbia contrastato una legge approvata solo con dodici voti di maggioranza, lasciando il posto al Sottosegretario Mazzamuto che, in base al resoconto della seduta, ha contribuito al varo di una così illiberale e corporativa riforma.

Non sono purtroppo in grado di comprendere le ragioni che portano a comportamenti così contrastanti e mi auguro che alle Sue parole seguano fatti contrari e opposti, nella convinzione che Lei assumerà in futuro un ruolo determinante per la crescita di un mercato delle professioni libero e competitivo.

Con ossequi.

Stefano Mannacio

(Presidente)

7 Commenti

  1. Daniele Zarrillo

    Ottimo commento,
    speriamo che il sen. Mario Monti voglia davvero contribuire alla crescita del paese e non solo delle banche…

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    1. Piero Manzanares

      Ottima lettera, ottimo commento…
      per quanto riguarda la domanda sul sottosegretario Mazzamuto, chi meglio di lui….:

      Salvatore Mazzamuto (Palermo, 10 maggio 1947) è un docente e giurista italiano, sottosegretario di Stato alla Giustizia nel governo Monti.

      Biografia

      E’ figlio dello storico della letteratura Pietro Mazzamuto. Laureato in Giurisprudenza, nel ruolo dei professori universitari di I fascia dal 1º novembre 1980. Ha insegnato Istituzioni di Diritto Privato all’Università di Palermo. Diviene preside della Facoltà di Giurisprudenza della stessa università. Avvocato cassazionista. (avvocato cassazionista)

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  2. Gabriella Addari

    Pragmatico come sempre, speriamo che la richiesta smuova la situazione attualmente in stallo.

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  3. Antonio Giannoccaro

    La riforma forense è veramente un regalo fatto a ….. quella “lobby”, a discapito di tutti i cittadini ed in spregio a tutte le altre professioni.
    Uno scandalo che non fa onore al Governo Monti, al quale si deve porre rimedio urgentemente.

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  4. Luigi

    Questa riforma è un po come l’indennizzo diretto.. ha creato problemi agli addetti ai lavori, ma poi si è rivolta contro le compagnie..

    La riforma, guardando al futuro, porterà benefici alla categoria dei patrocinatori… nell’immediato presente rafforza e tutela maggiormente gli avvocati… secondo me però (ma è solo un mio parere), tra un anno o forse due sarà limitante per i soli legali..

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  5. LELLO

    …non riesco a capire ! si cerca di inserire la mediazione (x il momento fallita), al solo scopo di ridurre i procedimenti giudiziari…e poi vogliono dare il patrocinio solo agli avvocati. Mi sorge spontanea una domanda : non ci saranno maggiori costi e tempistica molto più lunga per un giudizio, rispetto al procedimento stragiudiziale fatto da un esperto in materia assicurativa anche non essendo un avvocato ma sicuramente abilitato e soprattutto preparato ?…..

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  6. Luigi

    Il governo precedente, fu un comitato d’affari composto in prevalenza da avvocati e con il triste primato di emanazione di leggi incostituzionali. Riflettere!!!

    Gli stessi se la sono cantata e ballata sulla riforma della giustizia, cosa ne poteva uscire?

    Con l’ultimo governo Monti, quando era già quasi tutto fatto non è stato possibile intervenire più di tanto (il PDL si è dimesso ma con riserva di non interferire se accontentati in alcune situazioni, una di queste la giustizia a cui molti sberluscones tenevano).

    Ora con le elezioni alle porte, dovremmo chiedere ai vari gruppi/movimenti, che intenzioni hanno…

    Vediamo intanto cosa combinerà “o Presidende” !!

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