RC AUTO CONGELATO IL DECRETO AMMAZZA RISARCIMENTI (forse)

RC AUTO CONGELATO IL DECRETO AMMAZZA RISARCIMENTI
BALDUZZI APRE ALLE VITTIME DELLA STRADA PROPOSTA DA AIFVS UNA REVISIONE
INTEGRALE DELLE TABELLE DI RISARCIMENTO PER LE LESIONI GRAVI DENUNCIATA DALLA
AIFVS LA MANCATA RIDUZIONE DEI PREMI RC AUTO IN DIECI ANNI >PER EFFETTO DELLA
DIMINUZIONE DEL 40% DEGLI INCIDENTI STRADALI

Il Ministero della Salute ha incontrato la Presidente della AIFVS
(Associazione Italiana Familiari Vittime della Strada) Giuseppa Cassaniti
con una delegazione di giuristi ed economisti. Dopo una esposizione tecnica
giuridica ed economica sugli effetti impopolari e nefandi per le Vittime
della Strada e della Malasanità dello schema di decreto “taglia risarcimenti”
per
i danni gravi alla persona è stata presa in considerazione la possibilità di
congelarne l’approvazione ed  apportare una integrale revisione del schema
di decreto In particolare è stato proposto da AIFVS di ancorare i valori
risarcitori
alle tabelle del Tribunale di Milano aggiornate nel marzo 2013 e di
introdurre
una nuova formulazione delle tabelle medico legali in linea con gli ultimi
aggiornamenti evolutivi scientifici e metodologici.
Durante l’incontro è stata inoltre denunciata la posizione di ANIA per il
tentativo di trasformare il risarcimento in indennizzo. La AIFVS ha chiesto
al Ministro  di rispettare la volontà del legislatore dato che la Camera dei
Deputati con la Mozione Pisicchio ha impegnato il Governo a ritirare il
provvedimento ed a definire un nuovo regolamento utilizzando come valido
criterio di riferimento i valori previsti nelle tabelle del tribunale di
Milano.
La AIFVS ha denunciato al Ministro la falsa prospettazione da parte dell’
ANIA di incertezze applicative delle tabelle del Tribunale di Milano che nel
2013
sono applicate in modo omogeneo secondo le indicazioni della Cassazione  da
tutti i Tribunali italiani.
La Aifvs a conferma della ingiustizia e della inutilità del decreto ammazza
risarcimenti ha denunciato al Ministro anche la falsa prospettata previsione
di iduzione dei premi rc auto  del 4/5% se i risarcimenti verranno dimezzati
per  legge che non rivela e non considera la diminuzione degli incidenti
stradali
negli ultimi dieci anni che invece ha già enormemente e complessivamente
ridotto i risarcimenti da parte delle imprese di assicurazioni che
contemporaneamente hanno alzato i premi rc auto  aumentando i profitti
come ha confermato l’indagine IC 42 di AGCM dell’antitrust sul settore
assicurativo.

Atto Camera Mozione 1-00743 presentata da PINO PISICCHIO testo di martedi’
25 ottobre 2011, seduta n.541 La Camera, premesso che: il Consiglio dei
ministri del 3 agosto 2011 ha proceduto all’approvazione dello schema di
decreto del
Presidente della Repubblica recante la tabella unica nazionale del danno
biologico per le menomazioni all’integrita’ psicofisica, dando finalmente
esecuzione a quanto previsto dall’articolo 138 del codice delle
assicurazioni, decreto legislativo n. 209 del 2005; quest’ultimo, infatti,
stabiliva
l’adozione di una specifica tabella finalizzata a rendere uniformi su tutto
il territorio nazionale i risarcimenti delle menomazioni all’integrita’
psicofisica, comprese tra dieci e cento punti, e il valore pecuniario da
attribuire a ogni singolo punto di invalidita’ comprensiva dei coefficienti
di variazione corrispondenti all’eta’ del soggetto leso, cio’ allo scopo di
ovviare ad un sistema eterogeneo fondato su tabelle predisposte dai singoli
tribunali e suscettibili di dar vita a forti disuguaglianze e disparita’ di
trattamento tra le vittime dei sinistri; a tal fine, la Corte di cassazione,
con la sentenza n. 12408 del 2011, aveva stabilito che le tabelle del
tribunale d Milano fossero quelle piu’ proporzionali e congrue da applicare,
considerato il metodo di calcolo e i valori determinati; il provvedimento
approvato dal
Consiglio dei ministri, invece, modifica al ribasso i valori risarcitori,
che risultano cosi’ fortemente inferiori ai valori contenuti nelle tabelle
del
tribunale di Milano; la conseguenza piu’ immediata del regolamento in esame
e’ il dimezzamento dei risarcimenti del danno alla persona per sinistro
stradale, che subirebbero un calo dal 40 per cento al 50 per cento: ad
esempio, il
danno biologico da invalidita’ permanente di un ragazzo di trent’anni,
costretto
su  una sedia a rotelle da un incidente stradale, oggi e’ pari a 868.265,00
euro; con le nuove tabelle sara’ pari a 495.452,91 euro; per questo motivo si
sono
avute forti reazioni da parte delle molte associazioni dei consumatori e’
dei  familiari delle vittime di incidenti stradali, che ritengono il
provvedimento fortemente lesivo del diritto di tutti i danneggiati ad un
adeguato e
dignitoso risarcimento dei danni subiti, a fronte di un evidente e cospicuo
risparmio
per il comparto assicurativo, impegna il Governo: a ritirare il provvedimento
di
cui in premessa contenente la «Nuova tabella delle menomazioni
all’integrita’ psicofisica comprese fra dieci e cento punti di invalidita’ e
del valore
pecuniario da attribuire ad ogni singolo punto, comprensiva dei coefficienti
di  variazione corrispondenti all’eta’ del soggetto leso»; a definire un
nuovo
regolamento utilizzando come valido criterio di riferimento i valori
previsti nelle tabelle del tribunale di Milano. (1-00743) «Pisicchio,
Lanzillotta,
Mosella, Tabacci, Vernetti, Brugger».

Roma 6/04/2013
Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada
Giuseppa Cassaniti Mastrojeni presidente 340.8273214
Ufficio stampa  3396938361

6 Commenti

  1. Gabriella

    Congelare il decreto é sempre meglio di vederselo approvare, ma fino a quando il mondo assicurativo dovrà fare da “padre padrone”? Il nostro ruolo di consumatori é vergognosamente ed irrimediabilmente privo di potere decisionale.
    Quale valore venga attribuito alla vita umana non mi é dato a sapere, ció che appare lapalissiano é che dimezzando, omettendo, tralasciando, le assicurazioni hanno ridotto all’osso il risarcimento del danno, ingrassando sempre più l’occhio del padrone!

    Risposta
  2. patroc. strag. Riccardo Nicotra (CT)

    Bene, bene, un professore d’Università, Costituzionalista per giunta … ma! E’ tutto molto strano… molto… e che curriculum …!
    Se tutto va bene e non ci saranno intoppi, come minimo ci ritroveremo nell’oscurantismo del primo medioevo, se ci va male ritorneremo al tempo dei Romani: Divide et impera (dividi e domina) e ci tratteranni tali e quali ai servi della gleba.
    Ma si da il caso che i parlamentari sono al serizio del POPOLO, ovvero dei CITTADINI, ITALIANI in questo caso, e leggi promulgate, DEVONO essere in favore del Popolo Italiano in rispetto e in funzione della COSTITUZIONE ITALIANA prima, EUROPEA dopo, e non in favore solo di alcune spa. Siamo noi che dobbiamo scegliere di deve governare la NOSTRA (e non la loro) NAZIONE, noi siamo in tanti, loro sono pochissimi.

    Renato Balduzzi (Voghera, 12 febbraio 1955) è un giurista, accademico e politico italiano, professore ordinario di diritto costituzionale all’Università Cattolica del Sacro Cuore, coordinatore del dottorato in “Autonomie locali, Servizi pubblici locali e Diritti di cittadinanza” all’Università del Piemonte Orientale e Ministro della Salute del Governo Monti.[1]
    Laureato in Giurisprudenza nel 1979 all’Università degli studi di Genova, è professore ordinario di Diritto Costituzionale nell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano dal 1º novembre 2011. È stato professore ordinario di diritto costituzionale nell’Università del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, Facoltà di Giurisprudenza di Alessandria, dove insegnava anche Diritto costituzionale della salute e organizzazione sanitaria. Presso il medesimo ateneo è direttore del Centro di eccellenza interfacoltà per il management sanitario (CEIMS) e coordinatore del Dottorato di ricerca in “Autonomie locali, servizi pubblici e diritti di cittadinanza”. Ha insegnato “Istituzioni di diritto pubblico”, “Diritto parlamentare”, “Dottrina generale dello Stato” e “Tecnica della normazione” nell’Università di Genova, Facoltà di Scienze politiche. Ha insegnato altresì “Diritto costituzionale italiano e comparato” nelle Università di Genova e di Torino; in quest’ultima Università ha insegnato anche “Istituzioni di diritto pubblico”. È stato professore invitato in Droit constitutionnel nell’Université de Paris-Val de Marne (Paris XII). Attualmente è professore invitato nell’Université du Sud – Toulon et Var (dove nell’a.a. 2008-2009 ha insegnato Droit parlementaire français) e nell’Université Paul Cézanne di Aix-en-Provence. È autore di oltre centodieci pubblicazioni tra monografie, saggi specialistici e note a sentenza prevalentemente in materia di fonti del diritto, diritto regionale, diritto elettorale, ordinamento delle forze armate, diritti sociali e organizzazione sanitaria, diritti di libertà, giustizia costituzionale comparata, organi di controllo dell’Unione europea, diritto degli enti locali, drafting legislativo, biotecnologie.
    È componente del Comitato scientifico delle riviste Quaderni regionali, Amministrazione in cammino, Politiche sanitarie, Dialoghi e Studium. È stato consigliere giuridico dei ministri della Difesa (1989-1992) e del ministro Rosy Bindi, dapprima alla Sanità (1996-2000) e successivamente alle Politiche per la famiglia (2006-2008).
    Esperto di diritto costituzionale della salute e di diritto sanitario, ha ricoperto l’incarico di Capo dell’ufficio legislativo del Ministero della sanità dal 1997 al 1999,
    presiedendo altresì la Commissione ministeriale per la riforma sanitaria. Ha svolto attività di studio e consulenza giuridica in campo sanitario per conto delle Regioni Lombardia, Emilia-Romagna, Sardegna, Piemonte, Liguria e della Provincia autonoma di Trento. Tra il 2007 e il 2008 ha coordinato il “Libro bianco sui principi fondamentali del Servizio sanitario nazionale”, promosso dal Ministero della salute. È stato componente della Commissione per la programmazione sanitaria del Ministero della Salute e presidente del Nucleo di valutazione dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carità” di Novara.
    Dal 2002 è responsabile dell’Osservatorio sulle politiche sociali e sanitarie del Centro di ricerca sulle pubbliche amministrazioni “Vittorio Bachelet” della Luiss “Guido Carli” di Roma.
    Dal 2002 al 2009 è stato presidente nazionale del Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale. Dal 2006 al 2010 ha presieduto il Comitato di Indirizzo dell’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Orsola-Malpighi di Bologna. Dal febbraio 2007 al 2011 è stato presidente dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Age.na.s.), ente pubblico nazionale di ricerca e supporto al Ministro della salute e alle Regioni nel campo della salute e dell’organizzazione sanitaria. Ministro della Salute
    Il 16 novembre 2011 è stato nominato Ministro della Salute del Governo Monti[2]. Politiche 2013
    Alle elezioni politiche di febbraio 2013 si candida alla Camera dei deputati, come capolista in Piemonte 2, nella lista Scelta Civica per l’Italia. A marzo, in seguito alle Elezioni, insieme a molti altri colleghi del Parlamento,
    aderisce al progetto “Riparte il futuro”
    firmando la petizione che ha lo scopo di revisionare la legge anti-corruzione
    modificando la norma sullo scambio elettorale politico-mafioso (416 ter)
    entro i primi cento giorni di attività parlamentare.

    http://www.menphis75.net/aforismi_signoraggio.htm
    “I politici non sono altro che i camerieri dei banchieri.”
    [Ezra Pound]
    “E’ bene che il popolo sappia finalmente che lo Stato ha da tempo rinunciato alla propria sovranità monetaria in favore di un ente privato, qual è la Banca d’Italia. Ha rinunciato, cioè, ad emettere moneta propria, con la conseguenza che, per il perseguimento dei propri fini istituzionali, è costretto a chiedere in prestito oneroso le necessarie risorse finanziarie, indebitandosi nei confronti dell’Istituto di emissione. Ed è bene che sappia anche che questo inutile indebitamento si trasferisce necessariamente ai cittadini mediante la pressione fiscale. Pertanto, il popolo si ritrova debitore di quella moneta di cui, invece, dovrebbe essere proprietario.” [Bruno Tarquini, ex procuratore generale della Repubblica presso la Corte d’Appello]
    “La nostra politica è quella di fomentare le guerre, ma dirigendo Conferenze di Pace, in modo che nessuna delle parti in conflitto possa ottenere guadagni territoriali. Le guerre devono essere dirette in modo tale che le Nazioni, coinvolte in entrambi gli schieramenti, sprofondino sempre di più nel loro debito e, quindi, sempre di più sotto il nostro potere”. Amschel Mayer Rothschild, 1773 (l’inventore del signoraggio moderno)

    Risposta
  3. patroc. strag. Riccardo Nicotra (CT)

    Gabrilla, tu domandi:
    <> … fino a quando noi non ci riapproprieremo della cosa pubblica che è solo nostra, non è loro!
    La sete di potere, fa si che ci sia guerra fra i partiti, e anzicchè promuovere loro le leggi, gliele portano già confezionate e offuscati come sono, firmano qualunque cosa, al buio, tradendo la Costituzione, senza leggerne il contenuto, al più leggono il titolo, e ben sappiamo cosa ci ficcano dentro, nascosti nei meandri di altri articoli, studiando bene anche i periodi dell’anno, la storia ce lo insegna!
    Padre-padrone? No, troppa grazia, già geneticamente sarebbe un gran vantaggio al momento dell’eredità, al massimo padrone, e noi schiavi, senza possibilità di riscatto

    Che ne dici?
    http://www.menphis75.net/aforismi_signoraggio.htm
    “I politici non sono altro che i camerieri dei banchieri.”EzraPound

    Risposta
  4. patroc. strag. Riccardo Nicotra (CT)

    martedì 5 marzo 2013. Cartello assicurativo, scatta il diritto al risarcimento per il premio maggiorato
    http://accademiadellaliberta.blogspot.it/2013/03/cartello-assicurativo-scatta-il-diritto.html
    L’assicurato può ottenere il risarcimento del danno patito a causa dell’incremento dei premi dovuto ad un “cartello” messo in piedi dalle compagnie assicuratrici, accertato e sanzionato dall’Antitrust. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, con la sentenza 5327/2013, accogliendo il ricorso di un cliente e cassando la sentenza della Corte di appello di Napoli che ora dovrà nuovamente decidere sulla vicenda in diversa composizione. Secondo la Cassazione, infatti, gli atti del procedimento dall’Autorità per la tutela della concorrenza costituiscono “prova privilegiata” a favore del consumatore. Non solo, “L’assicurato ha il diritto di avvalersi della presunzione che il premio corrisposto sia stato superiore al dovuto per effetto del comportamento collusivo della compagnia assicuratrice convenuta, in misura corrispondente all’aumento dei premi rispetto alla media europea”. …….. http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/civile/responsabilita/sentenzeDelGiorno/2013/03/cartello-assicurativo-scatta-il-diritto-al-risarcimento-per-il-premio-maggiorato.html

    Risposta
  5. Luigal

    Bene!
    Ora che abbiamo preso tempo, avremo modo di analizzare la sinistrosità 2012 e gli utili dello stesso anno avuti dalle compagnie assicurative.

    Purtroppo se la cantano e se la ballano da soli, gonfiano le riserve e taroccano qua e la… per mascherare i veri dati, ma è chiaro a tutti che non possono più nascondersi dietro alle frodi o ai sinistri ora quasi dimezzati!!

    Risposta
  6. patroc. strag. Riccardo Nicotra (CT)

    Da: http://www.altalex.com/index.php?idu=133791&cmd5=251e100952d2d76ee668f67cc7a5784f&idnot=62369
    Danno biologico: congelato decreto ammazza risarcimenti
    Associazione vittime strada, comunicato 06.04.2013
    RC AUTO CONGELATO IL DECRETO AMMAZZA RISARCIMENTI
    BALDUZZI APRE ALLE VITTIME DELLA STRADA
    PROPOSTA DA AIFVS UNA REVISIONE INTEGRALE DELLE TABELLE DI RISARCIMENTO PER LE LESIONI GRAVI DENUNCIATA DALLA AIFVS LA MANCATA RIDUZIONE DEI PREMI RC AUTO IN DIECI ANNI PER EFFETTO DELLA DIMINUZIONE DEL 40% DEGLI INCIDENTI STRADALI
    Il Ministero della Salute ha incontrato la Presidente della AIFVS (Associazione Italiana Familiari Vittime della Strada) Giuseppa Cassaniti con una delegazione di giuristi ed economisti. Dopo una esposizione tecnica giuridica ed economica sugli effetti impopolari e nefandi per le Vittime della Strada e della Malasanità dello schema di decreto “taglia risarcimenti” per i danni gravi alla persona è stata presa in considerazione la possibilità di congelarne l’approvazione ed apportare una integrale revisione del schema di decreto In particolare è stato proposto da AIFVS di ancorare i valori risarcitori alle tabelle del Tribunale di Milano aggiornate nel marzo 2013 e di introdurre una nuova formulazione delle tabelle medico legali in linea con gli ultimi aggiornamenti evolutivi scientifici e metodologici.
    Durante l’incontro è stata inoltre denunciata la posizione di ANIA per il tentativo di trasformare il risarcimento in indennizzo. La AIFVS ha chiesto al Ministro di rispettare la volontà del legislatore dato che la Camera dei Deputati con la Mozione Pisicchio ha impegnato il Governo a ritirare il provvedimento ed a definire un nuovo regolamento utilizzando come valido criterio di riferimento i valori previsti nelle tabelle del tribunale di Milano.
    La AIFVS ha denunciato al Ministro la falsa prospettazione da parte dell’ANIA di incertezze applicative delle tabelle del Tribunale di Milano che nel 2013 sono applicate in modo omogeneo secondo le indicazioni della Cassazione da tutti i Tribunali italiani. La Aifvs a conferma della ingiustizia e della inutilità del decreto ammazza risarcimenti ha denunciato al Ministro anche la falsa prospettata previsione di riduzione dei premi rc auto del 4/5% se i risarcimenti verranno dimezzati per legge che non rivela e non considera la diminuzione degli incidenti stradali negli ultimi dieci anni che invece ha già enormemente e complessivamente ridotto i risarcimenti da parte delle imprese di assicurazioni che contemporaneamente hanno alzato i premi rc auto aumentando i profitti come ha confermato l’indagine IC 42 di AGCM dell’antitrust sul settore assicurativo.
    (Roma 6/04/2013, comunicato stampa Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada)

    Atto Camera Mozione 1-00743 presentata da PINO PISICCHIO testo di martedi’25 ottobre 2011, seduta n.541. La Camera, premesso che: il Consiglio dei ministri del 3 agosto 2011 ha proceduto all’approvazione dello schema di decreto del Presidente della Repubblica recante la tabella unica nazionale del danno biologico per le menomazioni all’integrita’ psicofisica, dando finalmente esecuzione a quanto previsto dall’articolo 138 del codice delle assicurazioni, decreto legislativo n. 209 del 2005; quest’ultimo, infatti, stabiliva l’adozione di una specifica tabella finalizzata a rendere uniformi su tutto il territorio nazionale i risarcimenti delle menomazioni all’integrita’
    psicofisica, comprese tra dieci e cento punti, e il valore pecuniario da attribuire a ogni singolo punto di invalidita’ comprensiva dei coefficienti di variazione corrispondenti all’eta’ del soggetto leso, cio’ allo scopo di ovviare ad un sistema eterogeneo fondato su tabelle predisposte dai singoli
    tribunali e suscettibili di dar vita a forti disuguaglianze e disparita’ di trattamento tra le vittime dei sinistri; a tal fine, la Corte di cassazione, con la sentenza n. 12408 del 2011, aveva stabilito che le tabelle del tribunale d Milano fossero quelle piu’ proporzionali e congrue da applicare, considerato il metodo di calcolo e i valori determinati; il provvedimento approvato dal Consiglio dei ministri, invece, modifica al ribasso i valori risarcitori, che risultano cosi’ fortemente inferiori ai valori contenuti nelle tabelle del tribunale di Milano; la conseguenza piu’ immediata del regolamento in esame e’ il dimezzamento dei risarcimenti del danno alla persona per sinistro stradale, che subirebbero un calo dal 40 per cento al 50 per cento: ad
    esempio, il danno biologico da invalidita’ permanente di un ragazzo di trent’anni, costretto su una sedia a rotelle da un incidente stradale, oggi e’ pari a 868.265,00 euro; con le nuove tabelle sara’ pari a 495.452,91 euro; per questo motivo si sono avute forti reazioni da parte delle molte associazioni dei consumatori e’ dei familiari delle vittime di incidenti stradali, che ritengono il provvedimento fortemente lesivo del diritto di tutti i danneggiati ad un adeguato e dignitoso risarcimento dei danni subiti, a fronte di un evidente e cospicuo risparmio per il comparto assicurativo, impegna il Governo: a ritirare il provvedimento di cui in premessa contenente la «Nuova tabella delle menomazioni all’integrita’ psicofisica comprese fra dieci e cento punti di invalidita’ e del valore pecuniario da attribuire ad ogni singolo punto, comprensiva dei coefficienti di variazione corrispondenti all’eta’ del soggetto leso»; a definire un nuovo regolamento utilizzando come valido criterio di riferimento i valori previsti nelle tabelle del tribunale di Milano. (1-00743). «Pisicchio,Lanzillotta, Mosella, Tabacci, Vernetti, Brugger».

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